Il Salone degli Specchi o Salone d’Onore accoglie il visitatore con la grandiosità delle sue dimensioni e la fastosità dei colori predominanti, il rosso del prezioso damasco tessuto a fili d’oro vicino a Versailles, del grande tappeto Aubusson ordinato appositamente per il Salone e l’oro delle consolles, specchiere, divani e poltrone. Tutti originali e anch’essi provenienti dalla Francia, a testimoniare il desiderio di fasto di una Sicilia che avrebbe brillato in tutta Europa per alcuni decenni grazie ai Florio, i “Sovrani senza corona”.
La splendida volta racconta le fasi della giornata attraverso tele raffiguranti paesaggi, anche di ispirazione nordica, mentre al centro della stessa si può ammirare una tela dal pittore Francesco Vaccaro raffigurante la Libertà in volo con una fiaccola in mano e amorini ai lati.
Il Salone racchiude anche due tesori nascosti. Infatti vi si trovano, rispettivamente, un camino barocco risalente ai Marchesi di Santa Barbara attorno al quale si riunivano gli Arcadi della città per “sfidarsi” a comporre poemi bucolici e una cappella settecentesca, entrambe in perfetto stato di conservazione.
Ulteriore “chicca” è un pianoforte Gran Coda Pleyel Wollf databile intorno al 1860, perfettamente restaurato ed in uso per concerti, che venne suonato anche da Wagner durante una sua visita al Palazzo.
La perfetta acustica del Salone consente di godere al massimo i concerti che vi si tengono.

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