I Saloni di Rappresentanza hanno mantenuto la struttura e i decori che vennero scelti da Michelangelo Libertini, Nobile dei Baroni di S Marco Lo Vecchio, quando acquistò nel 1871 la maggior parte del Palazzo da un parente, appartenente alla famiglia Maggiore di Santa Barbara discendente dal Marchese Barbaro Maggiore di Santa Barbara che portò a compimento la ricostruzione del Palazzo intorno al 1725 riunendo resti di altri palazzi sopravvissuti al terremoto del 1693.

Il Palazzo e la Dimora che oggi può essere considerata un “palazzo nel Palazzo” coniugano una serie di stili che vanno dall’impianto cinquecentesco della corte, alla scalinata barocca, ad alcune parti di chiara provenienza antecedente il 1000 d.c., come il muro perimetrale dell’ingresso Castello sino all’abside ed alle quattro colonne in pietra che precedono l’ingresso vero e proprio ai saloni, che risalgono al XV° secolo.
I Saloni Giallo e degli Specchi presentano tele di dimensioni ragguardevoli dipinte dal pittore Francesco Vaccaro, appartenente alla famiglia di ceramisti e pittori Bongiovanni – Vaccaro che da 700 operava a Caltagirone, unitamente a tele racchiuse in cartigli riconducibili ad esponenti della stessa famiglia.
Le volte dei due Saloni Giallo e degli Specchi sono arricchite da decori a foglie e volute insieme a figure antropomorfe tridimensionali.
Unici gli stipiti monumentali laccati bianco e laminati in oro zecchino, ispirati a quelli della reggia di Versailles, rappresentanti festoni a foglie e frutta, sormontati dalla corona baronale .
Tra gli elementi che differenziano la Dimora rispetto ad altre parti di Rappresentanza di Palazzi nobiliari siciliani abbiamo i tappeti Aubusson ordinati su misura in Francia per i singoli Saloni, in abbinamento ai colori predominanti negli stessi e le porte a vetri dipinti a mano che raffigurano varietà di volatili multicolori in tutti i saloni tranne il Salone degli Specchi in cui i vetri delle porte hanno come tema il monogramma ML, Michelangelo Libertini, racchiuso da volute e fogliame multicolore in tema con i decori della volta.